Secondo La Stampa, la domanda di energia crescerà nei prossimi 30 anni del 50%. Non è citata la fonte ma ci sembra ovvia la crescita di domanda, e sembra un fatto mondialmente assodato.
Nel 2015, ne abbiamo già parlato, le nuove installazioni di rinnovabili hanno superato il nuovo aumento di richiesta, ma la notizia interessante è che secondo Carlo Perego, manager di Eni SpA per le energie rinnovabili e l'ambiente "il gas naturale farà da ponte verso un sistema energetico basato sulle rinnovabili intorno al 2050".
Questo perché, sempre per il Dr. Perego "il gas naturale è, fra tutte le fonti fossili, quella più pulita in assoluto. Siccome il problema oggi è la concentrazione di anidride carbonica nell'aria e il gas naturale consente di dimezzarne le emissioni a parità di energia prodotta, è saggio puntare sul metano, a fronte di un aumento di domanda".
Non è definito qual'è la best practice a cui fa riferimento, e nemmeno il termine di confronto, ma di sicuro la produzione da metano con turbogas in ciclo combinato è un sistema termodinamicamente efficiente.
La notizia è doppia.
Da un lato c'è l'affermazione scontata del fatto che il gas naturale fungerà da transizione: non ha affermato il nucleare o il carbone, ma il metano. E' scontata perchè Eni SpA vende metano in tutto il mondo, ma è anche vera in quanto il potere calorifico del metano, 47.7MJ/kg è del 42% superiore rispetto a quello del carbone, che si ferma a 33.5MJ/kg, proprio a causa della struttura molecolare delle due sostanze. Inoltre il metano ha una combustione ottimale con basse emissioni di particolato.
Dall'altro c'è la visione del futuro, che ci sembra di anno in anno sempre più vera, che le rinnovabili conquistano sempre più posizioni nel paniere di produzione di energia, assestandosi secondo uno studio WEC-CESI, al 23% di copertura a livello mondiale, e grazie anche agli impegni presi dagli stati aderenti al protocollo di Kyoto in tema di Efficienza Energetica.